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Quanto costa rifare l’impianto elettrico a Roma, la guida completa

Quando è necessario rifare l'impianto elettrico?

Ci sono diversi segnali che possono indicare la necessità di rifare l’impianto elettrico:

  • Impianto vecchio: Se l’impianto elettrico ha più di 20-30 anni, è consigliabile rifarlo completamente. Gli impianti vecchi possono essere non a norma e quindi pericolosi, oltre ad essere meno efficienti.
  • Presenza di problemi: Se si verificano frequentemente problemi come salti di corrente, scintille alle prese o blackout, è probabile che l’impianto elettrico sia difettoso e necessiti di essere riparato o rifatto.
  • Ristrutturazione: Se stai ristrutturando la casa, è un’occasione per rifare anche l’impianto elettrico. In questo modo potrai progettare l’impianto in base alle tue esigenze e alle nuove disposizioni dei mobili.

Quali sono i vantaggi di un nuovo impianto elettrico a norma?

Un impianto elettrico è un sistema complesso e fondamentale per garantire il buon funzionamento di un’abitazione. Oltre a fornire l’energia elettrica necessaria per alimentare elettrodomestici e illuminazione, un impianto a norma contribuisce a migliorare la sicurezza e l’efficienza energetica della casa, riducendo i consumi e prevenendo i rischi di incidenti.

Un impianto elettrico a norma offre numerosi vantaggi:

  • Sicurezza: Un impianto a norma riduce significativamente il rischio di incidenti, come cortocircuiti, sovraccarichi e folgorazioni.
  • Efficienza energetica: Un impianto ben progettato e realizzato permette di ottimizzare i consumi energetici, riducendo le bollette e l’impatto ambientale.
  • Affidabilità: Un impianto a norma garantisce un funzionamento affidabile e continuo, evitando disservizi e inconvenienti.
  • Valore dell’immobile: Un impianto elettrico a norma aumenta il valore dell’immobile in caso di vendita o locazione.

Come è composto un impianto elettrico

Un impianto elettrico è costituito da diversi componenti che lavorano insieme per distribuire l’energia elettrica in modo sicuro ed efficiente all’interno di un edificio. 

Ecco i componenti principali di un impianto elettrico:

1. Contatore: Il contatore è il dispositivo che misura il consumo di energia elettrica dell’abitazione. Viene installato dal gestore della rete elettrica e fornisce i dati necessari per il calcolo della bolletta. 

2. Quadro elettrico: Il quadro elettrico è il cuore dell’impianto elettrico. Contiene i dispositivi di protezione e controllo, come i salvavita e gli interruttori differenziali, che garantiscono la sicurezza dell’impianto e prevengono i sovraccarichi e le dispersioni di corrente.

3. Linee elettriche: Le linee elettriche, o dorsali, sono i cavi che collegano il quadro elettrico alle prese, agli interruttori e agli altri punti luce dell’abitazione. Devono essere dimensionate correttamente in base alla potenza degli apparecchi elettrici che alimentano.

4. Cassette di derivazione: Le cassette di derivazione servono a suddividere le linee elettriche in circuiti più piccoli e a smistare la corrente verso i vari punti di utilizzo. Consentono inoltre di effettuare ispezioni e interventi di manutenzione sull’impianto.

5. Interruttori, prese e punti luce: Questi sono i componenti che permettono di controllare e utilizzare l’energia elettrica nell’abitazione. Gli interruttori servono ad accendere e spegnere le luci, mentre le prese consentono di collegare gli elettrodomestici e altri apparecchi. I punti luce, invece, raggruppano le lampade e i diffusori di luce. 

6. Messa a terra: La messa a terra è un sistema di sicurezza che collega le masse metalliche degli apparecchi elettrici ad un dispersore conficcato nel terreno. In caso di guasto, la messa a terra deriva la corrente verso terra, evitando che venga trasmessa alle persone o alle strutture. 

Oltre a questi componenti principali, un impianto elettrico può includere anche altri elementi, come impianti citofonici, impianti di climatizzazione, impianti fotovoltaici e sistemi di domotica.

Impianto elettrico: scegli il livello adatto alle tue esigenze!

Esistono diverse tipologie di impianti, ognuna con le sue caratteristiche e i suoi vantaggi. In questa guida scopriremo i tre livelli principali previsti dalla normativa:

1. Livello Base: l’essenziale per la sicurezza

Il livello base rappresenta l’impianto elettrico minimo indispensabile per legge. Garantisce la sicurezza e l’efficienza di base, con dotazioni essenziali come:

  • Presa standard per l’alimentazione degli elettrodomestici
  • Punti luce per l’illuminazione
  • Impianto di messa a terra per la protezione dalle scariche elettriche

 

2. Livello Standard: comfort e funzionalità

Il livello standard offre un comfort abitativo superiore rispetto al livello base, includendo:

  • Prese multiple per una maggiore flessibilità
  • Punti luce con dimmerazione per regolare l’intensità della luce
  • Impianto citofonico per la comunicazione con l’esterno
  • Predisposizione per l’antifurto per una maggiore sicurezza

 

3. Livello Domotico: la casa intelligente del futuro

Il livello domotico rappresenta l’apice dell’innovazione, integrando tecnologie avanzate per la gestione automatizzata della casa:

  • Controllo remoto di luci, climatizzazione e altri dispositivi
  • Gestione intelligente dell’energia per ottimizzare i consumi
  • Sistemi di sicurezza avanzati per una protezione completa
  • Scenari personalizzati per creare atmosfere su misura

Scegliere la potenza giusta

Oltre al livello di prestazione, è importante scegliere la potenza adeguata dell’impianto in base alle dimensioni dell’abitazione:

  • 3 kW per abitazioni fino a 75 mq
  • 6 kW per abitazioni oltre 75 mq

La potenza può essere aumentata su richiesta, in base alle esigenze specifiche.

Quanto costa rifare l’impianto elettrico a Roma?

Rifare l’impianto elettrico è un intervento importante che richiede un investimento economico significativo. Oltre al costo del materiale e della manodopera per la realizzazione dell’impianto, bisogna considerare anche le opere edili necessarie per il suo posizionamento.

Il costo dell’impianto elettrico varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • Dimensione della casa: un appartamento più grande richiede un impianto più complesso e costoso.
  • Numero di punti luce: più punti luce ci sono, maggiore sarà il costo dell’impianto.
  • Tipologia di impianto: un impianto domotico con funzioni avanzate avrà un costo superiore rispetto a un impianto base.

 

In generale, il costo per la realizzazione di un impianto elettrico completo per un appartamento di 100 mq può variare tra i 3.000€ e i 5.000€. Questo prezzo include il materiale, la manodopera e la posa in opera, ma non comprende le lampade, i lampadari o i faretti.

 

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