Il bonus ristrutturazione è una delle agevolazioni fiscali più utilizzate in Italia per interventi su edifici residenziali. Anche nel 2024 e nel 2025 sarà possibile usufruire di questa misura, che consente di detrarre una parte delle spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su immobili residenziali.
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ToggleCome funziona nel 2024?
Fino al 31 dicembre 2024, il bonus ristrutturazione permette di detrarre il 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di 96.000 euro per unità abitativa. Questa agevolazione riguarda sia le prime case che le seconde abitazioni, permettendo di recuperare una parte significativa degli investimenti in lavori edilizi.
Cosa cambia dal 2025?
A partire dal 1° gennaio 2025, per le prime case rimarrà una detrazione del 50% fino a un massimo di 96.000 euro, valida fino al 31 dicembre 2027 . Tuttavia, per le seconde e terze case, il bonus sarà ridotto al 36%, con un tetto di spesa più basso fissato a 48.000 euro.
Queste modifiche derivano dal Decreto Legge 39/2024, che ha introdotto una progressiva riduzione delle agevolazioni per le seconde abitazioni, portandole al 30% a partire dal 2028.
Chi può beneficiare del bonus?
Possono beneficiare delle detrazioni tutti i contribuenti, anche non residenti, che possiedono un immobile ad uso abitativo in Italia, incluse le persone fisiche, gli inquilini e i nudi proprietari .
Bonus ristrutturazione: cosa copre nel 2024
Il bonus ristrutturazione 2024 è un incentivo fiscale per chi desidera realizzare lavori di ristrutturazione edilizia. Consiste in una detrazione IRPEF del 50% sulle spese sostenute per interventi di ristrutturazione su abitazioni e parti comuni di edifici residenziali, con un tetto massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
L’importo massimo detraibile per le spese del 2024 è di 48.000 euro, suddiviso in 10 quote annuali di uguale importo, iniziando dall’anno di sostenimento delle spese.
Bonus ristrutturazione 2024: chi può richiederlo
Il bonus può essere richiesto da chiunque abbia un diritto reale o personale sull’immobile. Tra questi:
- Proprietari e nudi proprietari
- Usufruttuari e titolari di diritti di uso, abitazione o superficie
- Locatari e comodatari
- Soci di cooperative e imprenditori individuali (per immobili non strumentali)
- Società di persone (art. 5 del TUIR)
Inoltre, anche conviventi, coniugi separati o componenti dell’unione civile possono usufruire della detrazione, purché sostengano le spese e risultino beneficiari di bonifici e fatture.
Bonus ristrutturazione 2024: quali interventi sono ammessi
Il bonus ristrutturazione 2024 è un’agevolazione fiscale concessa per diversi tipi di interventi edilizi, suddivisi in tre categorie principali:
1. Manutenzione straordinaria:
- Rinnovo e sostituzione di parti strutturali degli edifici
- Integrazione di servizi igienici e tecnologici, senza alterare la volumetria complessiva o la destinazione d’uso
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza
- Sostituzione di infissi esterni, serramenti, persiane o serrande, con modifica di materiali o tipologia
- Rifacimento di scale e rampe
- Interventi per il risparmio energetico
- Recinzione dell’area privata
- Costruzione di scale interne
2. Restauro e risanamento conservativo:
- Interventi per eliminare e prevenire situazioni di degrado
- Adeguamento delle altezze dei solai, mantenendo le volumetrie esistenti
- Apertura di finestre per migliorare l’aerazione dei locali
3. Ristrutturazione edilizia:
- Demolizione e ricostruzione di edifici
- Modifica della facciata
- Realizzazione di una mansarda o di un balcone
- Trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- Apertura di nuove porte e finestre
- Costruzione di servizi igienici ampliando le superfici esistenti
Il bonus copre una vasta gamma di interventi, consentendo ai contribuenti di migliorare le condizioni strutturali e l’efficienza degli edifici.
Interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili ammessi per le detrazioni fiscali del 50%
La seguente lista (fonte: ENEA) descrive gli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili che possono beneficiare della detrazione fiscale del 50%, prevista per le ristrutturazioni edilizie, come stabilito dall’art. 16 bis del D.P.R. 917/86. Questi interventi richiedono la trasmissione dei dati all’ENEA:
Tipo di intervento
Strutture edilizie:
- Riduzione della trasmittanza termica delle pareti verticali, delle coperture e dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno o da vani freddi.
Infissi:
- Riduzione della trasmittanza termica di serramenti e infissi che delimitano gli ambienti riscaldati.
Impianti tecnologici:
- Installazione di collettori solari per acqua calda sanitaria e riscaldamento ambienti.
- Sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione.
- Pompe di calore per climatizzazione ambienti.
- Sistemi ibridi (caldaia a condensazione + pompa di calore).
- Microcogeneratori (Pe < 50kWe).
- Scaldacqua a pompa di calore.
- Generatori a biomassa.
- Sistemi di contabilizzazione del calore centralizzati.
- Impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
- Teleriscaldamento.
- Sistemi di termoregolazione e building automation.